Where did I saw you?
(Selected exhibitions)2021 – Group exhibitions
ISIT.exhi#001
Spazio In Situ, Rome, Italy
curated by ISIT.magazine
15.05.2021 / 12.06.2021
with:
Arianna Desideri
Frenk e Fresca
Marta Galmozzi
Claudia Holzinger
I have a Hammer [Wednesday Kim and Vincent CY Chen]
Alessandra Ioalé with Irene Fenara and Guido Segni
Dario Moalli
Alizé Rose-May Monod
Matteo Montagna
Jacopo Natoli
-ness
Elena Perugi with Sebastiano Lorenzo Pala and Francesco Antonio Tola
Noura Tafeche
Valerio Veneruso
Chiara Ventura
Gabriele Zagaglia
Fabien Zocco
ISIT per la prima volta prende forma nelle spazio, traslando la processualità propria della costruzione del magazine nativa in forma cartacea e web.
La mostra non ha una sua forma definita o definitiva, si potrebbe anzi dire che il momento di inaugurazione coincida con il suo finissage. La sua struttura infatti varia di evento in evento a seconda della programmazione che si consegue, includendo la variabilità ed imprevedibilità dei progetti presentati. L’intento è quello di costruire l’esperienza di visitare la mostra secondo una parallax-narrative.
parallax: the effect whereby the position or direction of an object appears to differ when viewed from different positions, e.g. through the viewfinder and the lens of a camera.
parallax: parallax scrolling is a website trend where the background content (i.e. an image) is moved at a different speed than the foreground content while scrolling.
Il dialogo tra un evento/progetto e lo spazio è costruito dal continuo scambio e sovrapposizione di contenuti, materiale ed esperienze. Il sistema così strutturato diventa di sovrascrittura e sovralettura.
Nella realtà esperiamo costantemente diversi livelli di finzione, che in mostra vengono sovrapposti, editati e giustapposti creando un contenitore in continua costruzione e distruzione. Lo spazio è quindi un luogo dove interpretazione e lettura del reale, con i suoi livelli e le sue contraddizioni, prendono forma.
Ogni evento, costruito su un livello orizzontale di presentazione, può presentare connessioni intuitive o di un livello di lettura più complesso, lasciando la libertà al proponente del progetto di poter esprimere la propria ricerca.
Si potrebbe dire che non vi sia curatela, che la mostra effettiva sia una delle possibili versioni di mostre.
For the first time ISIT takes shape in space, revealing more than ever its built-in process (both online and offline).
The exhibition does not have a definite or definitive form, the opening matches his finissage. The structure evolves from event to event, according to the planned schedule, taking advantage from both the variability and the unpredictability of the selected projects. The aim is to build the exhibition’s experience as a parallax-narrative.
parallax: the effect whereby the position or direction of an object appears to differ when viewed from different positions, e.g. through the viewfinder and the lens of a camera.
parallax: parallax scrolling is a website trend where the background content (i.e. an image) is moved at a different speed than the foreground content while scrolling.
The dialogue between the events/projects and the space is built by the continuous exchange and overlapping of contents, materials and experiences. Such a system becomes an overwriting and overseeing structure.
In reality, we’re continuously exposed to several layers of fiction that in the exhibition are blended, edited, overlapped and juxtaposed to create an evolving container of creation and destruction. The space is therefore an interpretation/reading of reality itself, throughout its layers and contradictions.
Each event follows an horizontal panorama of interpretation, whether the connection with another one is more intuitive or of a deeper understanding, leaving the proposer free to express his artistic research.
One could say that there’s no curator, the exhibition is built in a way, but that way is just one possibility among the possible ways of development



Guerriglia Semiologica
online exhibition
curated by Trascendanza
03.05.2021 / 03.06.2021
with:
Roberta Baldaro
Zouhair Bellahmar
Giacomo Bianco
Fabrizio Bilello
Alessandra Brown
Matteo Costanzo
Angelo Di Bello
Enrico Dedin
Sofia Fresia
Jacopo Ernesto Gasparrini
Micol Grazioli
King Pritt
Nicholas Polari
Pino Pipoli
Giuseppe & Lucilla S.
Silvia Scandola & Pietro Dal Bianco
Tiziano Signorato
Riccardo Tesorini
Massimiliano Vitti
YAY.RED
curated by:
Matteo Agostini
Alessandra Baldoni
Mario Consiglio
Emanuele De Donno & Alice Mazzarella
Giuliano Giuman
Myriam Laplante
Giulio Vita
In un presente sempre più anestetizzante, è nastro dovere uscire dallo stato di subordinazione e riflettere sulle possibilità che abbiamo di manipolare le strutture dettate dal dominio. Guerriglia Semiologica si concretizza come esposizione virtuale di artefatti visivi che indagano la sovversione dei segni, delle pratiche e degli schemi di pensiero egemoni nella società contemporanea. Una selezione di opere derivanti dalla volontà artistica di libererai dalle direttrici imposte, di giocare coscientemente con i simboli predominanti e di appropriarsi dei sistemi di significato.